Dieta Dissociata
La prima dieta dissociata fu ideata dal gastroenterologo americano Howard Ray negli anni ’30 e dalla prima dieta dissociata sono derivate diverse diete basate sul principio della dissociazione degli alimenti.
Questa tipologia di diete si basa sul concetto di non abbinare tra loro alimenti in conflitto, quindi guadagnare salute e migliorare linea attraverso la giusta associazione degli alimenti.
Le diete dissociate si basano su differenti unità di dissociazione, che in genere sono il pasto o il giorno, all'interno delle quali bisogna seguire regole rigide che impediscono di associare alcuni alimenti.
Il principio di dissociare gli alimenti deriva dal principio secondo il quale le proteine, i carboidrati complessi e semplici (zuccheri) e i grassi vengono digeriti con processi biochimici e da enzimi diversi, quindi associando tra loro alimenti che contengono nutrienti diversi si renderebbe la digestione meno efficiente. Alcune delle regole di base della dieta dissociata sono:
1) Non associare all'interno dello stesso pasto cibi ricchi di proteine con cibi ricchi di carboidrati, soprattutto se
carboidrati semplici (zuccheri semplici)
2) Evitare di abbinare fonti proteiche di diversa natura (ad esempio carne e pesce o legumi e uova)
3) Mangiare carboidrati complessi e zuccheri semplici in pasti separati
4) Evitare di concludere il pasto con frutta e/o dessert; consumando questi cibi da soli ed in momenti diversi.
La pecca di questo tipo di diete è la monotonia e la rigidità, infatti un regime dissociato può presentare effettivi vantaggi per alcuni individui ma non per tutti, in quanto esiste una variabilità interindividuale in base alla quale un soggetto può tollerare anche bene alcune associazioni vietate da questi regimi.
Spesso gli studiosi contrari alla dieta dissociata si sono basati sul dato di fatto che alcuni alimenti già nella propria composizione presentano differenti nutrienti in associazione (ad esempio le noci oppure il latte contengono proteine grassi e carboidrati).
Il miglior atteggiamento verso i regimi dissociati sarebbe quello di non difenderli a spada tratta né di contestarli per intero, in quanto in determinati soggetti alcuni principi di questa dieta potrebbero essere utili.
Questa tipologia di diete si basa sul concetto di non abbinare tra loro alimenti in conflitto, quindi guadagnare salute e migliorare linea attraverso la giusta associazione degli alimenti.
Le diete dissociate si basano su differenti unità di dissociazione, che in genere sono il pasto o il giorno, all'interno delle quali bisogna seguire regole rigide che impediscono di associare alcuni alimenti.
Il principio di dissociare gli alimenti deriva dal principio secondo il quale le proteine, i carboidrati complessi e semplici (zuccheri) e i grassi vengono digeriti con processi biochimici e da enzimi diversi, quindi associando tra loro alimenti che contengono nutrienti diversi si renderebbe la digestione meno efficiente. Alcune delle regole di base della dieta dissociata sono:
1) Non associare all'interno dello stesso pasto cibi ricchi di proteine con cibi ricchi di carboidrati, soprattutto se
carboidrati semplici (zuccheri semplici)
2) Evitare di abbinare fonti proteiche di diversa natura (ad esempio carne e pesce o legumi e uova)
3) Mangiare carboidrati complessi e zuccheri semplici in pasti separati
4) Evitare di concludere il pasto con frutta e/o dessert; consumando questi cibi da soli ed in momenti diversi.
La pecca di questo tipo di diete è la monotonia e la rigidità, infatti un regime dissociato può presentare effettivi vantaggi per alcuni individui ma non per tutti, in quanto esiste una variabilità interindividuale in base alla quale un soggetto può tollerare anche bene alcune associazioni vietate da questi regimi.
Spesso gli studiosi contrari alla dieta dissociata si sono basati sul dato di fatto che alcuni alimenti già nella propria composizione presentano differenti nutrienti in associazione (ad esempio le noci oppure il latte contengono proteine grassi e carboidrati).
Il miglior atteggiamento verso i regimi dissociati sarebbe quello di non difenderli a spada tratta né di contestarli per intero, in quanto in determinati soggetti alcuni principi di questa dieta potrebbero essere utili.